Scopi e mezzi

Scopi

Il Centro di Spiritualità Nonviolenta
ha lo scopo di vivere e diffondere la nonviolenza
intesa come pratica dell’ amore e ricerca del bene.
In un mondo pieno di imperfezione e di peccati
la nonviolenza è chiara conoscenza degli errori che si commettono
e sforzo continuo per emendarli.
È insistenza nella verità e anelito di liberazione.
È vincere il male con le armi dell’amore.
L’obiettivo che il Centro si propone è quello di educare se stessi e gli altri
ad essere il più possibile nonviolenti nei diversi campi dell’agire
e di promuovere anche quelle attività utili a tale scopo.
La nonviolenza anzitutto opera in modo benefico
nell’interiorità della persona umana,
cercando con l’autocontrollo di eliminare in essa
la gola, l’ira, la lussuria, la vanità, la sete di ricchezza e di potere
e qualsiasi altra forma di violenza.
Poi a livello interpersonale sottolinea l’importanza dell’ amicizia.
Inoltre in campo politico è affermazione dei principi di giustizia e libertà.
È anche rispetto del mondo animale e della natura.
Infine è abbandono fiducioso in Dio,
prima sorgente e fine ultimo di ogni ideale umano.
Si può parlare quindi di vera nonviolenza
solo se essa viene vissuta in maniera integrale.
Chi vuole impegnarsi su un fronte sociale
non per questo deve ignorare l’importanza di essere nonviolenti
nel vivere quotidiano.
Solo quando ci si sente in ogni momento dell’agire
concentrati nel bene
si percorre la strada della Verità.
Il Centro vuole essere quindi una testimonianza in questa direzione,
cercando di riconciliare le persone alla pace e alla fraternità
per dare un significato santo alla vita.
Poiché “la verità e la nonviolenza sono antiche come le montagne”
è evidente che esse hanno un carattere di universalità
e sono l’essenza di ogni forma di dialogo.
La nonviolenza insegna a ogni uomo a rimanere fedele alla propria fede,
a cercare umilmente di essere meno peccatore,
a rispettare profondamente gli altri
e a contribuire a perfezionare la comunità sociale o religiosa in cui vive.
Solo l’amore nonviolento,
vera grazia di Dio,
può riconciliare gli uomini in un’epoca difficile come la presente.

Il Centro si propone di svolgere il seguente programma:

1) diffondere il messaggio della nonviolenza. In particolare la sua attività di sensibilizzazione al bene verrà effettuata tramite le pubblicazioni delle Edizioni dell’Amicizia, che saranno come sempre donate. La presentazione di questi libri verrà fatta in giornate-ricordo delle grandi figure della nonviolenza;

2) favorire il dialogo tra posizioni ideologiche o religiose nel rispetto della varietà dei modi di accostarsi alla Verità e rimuovendo ogni forma d’ intolleranza per facilitare la convivenza;

3) stabilire rapporti interpersonali con persone animate dall’intento di perfezionarsi interiormente e vivere insieme il significato profondo dell’amicizia. Saranno organizzate gite con gli amici nei luoghi sacri alla nonviolenza e a Dio;

4) impegnarsi a risolvere con decisione un problema scelto tra i più importanti nell’ambiente in cui si vive per promuovere il bene sociale;

5) mostrare un atteggiamento di carità e di conforto verso i sofferenti, i più disagiati, cioè verso gli ultimi;

6) curare i rapporti con le associazioni nonviolente italiane, estere e con quanti siano desiderosi in vario modo del trionfo di un mondo migliore;

7) dare importanza alla cultura per farne un uso utile al bene;

8) mettere a disposizione di coloro che lo richiederanno i volumi della biblioteca del Centro, che rispecchiano i temi della crescita morale e religiosa, nonché quelli relativi ad alcuni campi della scienza.

Il Centro deve sempre avere come scopo quello di riconoscere la sacralità della vita e di dare dignità nonviolenta all’uomo. In verità solo tramite la conoscenza di noi stessi e del mondo in cui viviamo, solo tramite l’ umiltà e l’ amore che deve animarci, solo impegnandoci concretamente a fin di bene è possibile sentirsi nelle mani di Dio e percorrere la strada della salvezza.

Mezzi

I fini del Centro di Spiritualità Nonviolenta verranno perseguiti solo con i mezzi puri dell’autofinanziamento e del dono. Per principio non vengono richiesti contributi né a Enti pubblici né a privati. La comunicazione deve essere assicurata tramite il sacrificio economico personale e l’impiego gratuito del tempo nella direzione del bene. Il messaggio morale e religioso per essere credibile deve essere presentato in modo gratuito e fraterno. Avere istituzionalizzato il dono per trent’anni significa essere aperti all’amore continuo verso gli altri. Il Centro, con i suoi mezzi totalmente altruistici, si fa quindi promotore della civiltà della nonviolenza e del dono.